martedì 3 aprile 2012

Realtà aumentata, crescita smisurata fino al 2015





Fino agli anni '90 realtà virtuale e realtà aumentata erano appannaggio di ricercatori specializzati. Richiedevano una potenza di calcolo elevata e apparecchiature dal costo proibitivo, che non erano neppure commercializzabili in massa. Noi comuni mortali le vedevamo giusto ne Il Tagliaerbe e nella mitica visuale in soggettiva di Terminator Robocop

La musica è cambiata con l'arrivo degli smartphone di ultima generazione (iPhone e Android, per intenderci), grazie ai quali il concetto ha avuto ampia diffusione: l'introduzione nei cellulari di sensori di movimento, gps, fotocamera e display sufficientemente ampi ha permesso di applicare i principi della realtà aumentata agli ambiti più disparati, con la comunità di sviluppatori delle piattaforme Android e iOs ad accelerare questo processo. 

Per esempio, Wikitude e Junaio sono browser di realtà aumentata: punti il telefono al panorama e in sovrimpressione compaiono informazioni su ristoranti, monumenti storici nelle vicinanze e qualunque altro tipo di dato geotaggato disponibile e creato dagli utenti sulla base della filosofia wiki. Applicazioni impossibile da concepire senza che a priori ci fosse una diffusione adeguata degli smartphone. 

Anche i giochi stanno esplorando questa possibilità. Nella maggior parte dei casi si tratta di esperimenti curiosi che fanno leva sul trucco ad effetto di poter visualizzare il campo da gioco sul tavolo della scrivania ( mediato dallo schermo). Pioniere fra gli altri fu il Nokia N95, ma ora Google Play e App Store sono pieni di giochi in AR, stile tower defense

E anche le ultime console portatili hanno deciso di dare un'opportunità al fenomeno: la Nintendo 3DS viene venduta con incluso un gioco in cui bisogna sparare a navicelle nemiche che interagiscono con l'ambiente inquadrato dalla fotocamera. La rivale PS Vita ha già diversi giochi in AR disponibili: inReality Fighters mette la faccia dei giocatori su combattenti che se le suonano di santa ragione saltellando sul tavolo della cucina.

Secondo l'agenzia di ricerche di mercato IMS Research si tratta di applicazioni rudimentali, che però stanno pavimentando la strada verso una penetrazione più capillare della tecnologia: il costo delle singole componenti che abilitano la realtà aumentata si sta abbassando sempre di più, e con esso il costo dei dispositivi che le ospitano. 

La democratizzazione dello smartphone renderà sempre più appetibile sviluppare app competitive che sfruttino la realtà aumentata, imprimendo alla tendenza un'accelerazione esponenziale nel corso dei prossimi anni. Tanto che, sempre secondo IMS, nel 2015 la tecnologia sarà disponibile su 2,8 miliardi di dispositivi.

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